Non fare le analisi del sangue in questo momento della giornata: i risultati sarebbero falsati

Quando si tratta di analisi del sangue, il momento scelto per il prelievo può influenzare in modo significativo i risultati, rendendoli talvolta falsati e poco attendibili rispetto allo stato reale di salute della persona. Molti pazienti sottovalutano il ruolo fondamentale della preparazione e della fascia oraria in cui presentarsi al laboratorio, ma si tratta di variabili essenziali che permettono di ottenere valori affidabili, utili a una corretta diagnosi medica. Gli errori nella pianificazione del prelievo possono generare falsi positivi o falsi negativi, rischiando di ritardare cure appropriate o avviare approfondimenti non necessari.

Perché il momento della giornata influisce sui risultati

La maggior parte dei laboratori consiglia di presentarsi nelle prime ore della mattinata, di solito tra le 07:30 e le 10:00, fascia oraria in cui si effettuano la quasi totalità dei prelievi ordinari. Questo perché il nostro organismo segue un ritmo circadiano che regola i processi fisiologici, inclusi quelli metabolici, ormonali e immunitari. I livelli di alcune sostanze presenti nel sangue, come glucosio, cortisolo, insulina e altri ormoni, possono variare notevolmente durante il corso della giornata, esponendo il rischio che una rilevazione in orari diversi dalla mattina restituisca dati alterati e insanamente distanti dai valori reali dovuti a queste fluttuazioni naturali del corpo umano cortisolo.

Per garantire la comparabilità del risultato nel tempo e la sua validità statistica rispetto ai parametri di riferimento, è cruciale che il paziente rispetti il protocollo indicato dal laboratorio, includendo il digiuno di almeno 8-12 ore e la sospensione di attività fisica intensa, pasti abbondanti, alcolici e farmaci non essenziali nelle ore precedenti l’esame. L’assunzione di cibo o bevande, soprattutto zuccherate o contenenti caffeina, così come la riduzione o aumento del riposo e dello sforzo fisico, può determinare il superamento dei limiti fisiologici e sfalsare parametri come la glicemia, i trigliceridi, il colesterolo, l’azotemia, e altri rilevanti indici funzionali .

Le principali cause di falsamento dei risultati in diversi orari

Fluttuazioni ormonali

Gli ormoni come il cortisolo e la insulina presentano dei picchi fisiologici soprattutto nelle prime ore del giorno: prelevarli di pomeriggio o sera potrebbe mostrare valori che non rispecchiano lo stato normale della salute, portando a diagnosi errate o incomplete. Ad esempio, il cortisolo mattutino è significativamente più elevato rispetto al pomeriggio, mentre la glucemia risente immediatamente dell’introito alimentare o di variazioni nella routine quotidiana .

Digiuno e metabolismo

Il digiuno è un’altra variabile cruciale. I valori di diversi parametri sanguigni, tra cui il colesterolo totale, i trigliceridi, la glicemia, l’emoglobina glicata e la azotemia, possono essere alterati anche da una piccola colazione o da un caffè assunto prima del prelievo. La presenza di grassi, zuccheri, proteine e sostanze stimolanti può falsare il risultato rendendolo non interpretabile e rischiando di portare a valutazioni sbagliate in caso di monitoraggio di patologie come il diabete, la dislipidemia e i disturbi epatici .

Sforzo fisico e stress

Praticare attività fisica intensa nelle ore antecedenti l’esame comporta un aumento temporaneo di alcuni parametri (ad es. creatinina, enzimi muscolari come CPK e lattati, cortisolo), nonché una maggior incidenza di alterazioni nei marker metabolici, che spesso tornano nella norma solo dopo alcune ore di riposo. Anche lo stress emotivo può modificare sensibilmente il profilo ormonale e infiammatorio plasmatico, generando dati poco affidabili .

Quali esami sono più sensibili all’orario del prelievo?

Ci sono esami che risentono più di altri dell’orario e delle condizioni preanalitiche:

  • Glicemia: il valore cambia se il prelievo viene effettuato dopo pasti oppure in momenti differenti della giornata, essendo altamente sensibile al digiuno.
  • Colesterolo e trigliceridi: richiedono sempre il rispetto del digiuno; assunzioni di cibo la sera precedente o bevande caloriche alterano in modo drastico i risultati.
  • Cortisolo: ormoni che variano in modo fisiologico durante il giorno; il suo dosaggio è significativo solo se effettuato tra le 7 e le 9 del mattino, come richiesto dai protocolli endocrinologici cortisolo.
  • Emoglobina glicata: più stabile nel tempo, ma alcune varianti genetiche rare possono generare falsi negativi e richiedere il coinvolgimento di laboratori specializzati .
  • Enzimi epatici: se si assume alcol o cibi ricchi di grassi la sera prima, i valori di transaminasi, gamma GT e fosfatasi alcalina possono essere temporaneamente fuori range .

Sbagliare tempistiche o condizioni può generare falsi positivi (presenza di una patologia che in realtà non c’è) o falsi negativi (assenza apparente di una malattia effettivamente presente), compromettendo sia l’interpretazione del quadro clinico che la tempestività delle eventuali terapie .

Buone pratiche e precauzioni preanalitiche

Per evitare che le proprie analisi del sangue siano falsate, è necessario adottare una serie di semplici accorgimenti:

  • Presentarsi nelle prime ore del mattino (preferibilmente tra le 7:30 e le 9:30), come da indicazioni della maggior parte dei laboratori .
  • Effettuare il prelievo dopo un digiuno di almeno 8-12 ore, tranne per alcuni esami specifici dove il medico stabilisce diversamente.
  • Evitate cibi ricchi di grassi, alcolici, carne rossa e pasti abbondanti nei giorni e nelle ore precedenti. Anche una semplice tazzina di caffè può alterare la rilevazione di alcuni marker .
  • Sospendete l’attività fisica intensa almeno il giorno prima e fate attenzione a non assumere farmaci non necessari senza consultazione medica.
  • Informate sempre il personale sanitario di eventuali sgarri alimentari, assunzione di farmaci o errori nel rispetto delle istruzioni.

Adottando queste procedure preanalitiche si riduce di molto il rischio di ricevere risultati non corrispondenti alla realtà clinica, che porterebbero a valutazioni errate o a indagini supplementari superflue. In caso di mancato rispetto delle regole, il personale potrà decidere se continuare ugualmente il prelievo annotando l’evento o se rimandare il test a un momento idoneo .

La consapevolezza su quanto possa incidere il momento della giornata e il rispetto delle istruzioni è fondamentale per ottenere dati utili e affidabili; solo una corretta preparazione è in grado di guidare il medico verso scelte cliniche precise e pertinenti, evitando errori diagnostici e cure inappropriate.

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