Realizzare un punto acqua in giardino senza l’intervento di un idraulico è possibile adottando soluzioni semplici, economiche e alla portata di chiunque abbia una minima competenza nel fai-da-te. Una delle strategie più diffuse consiste nell’utilizzare materiali facilmente reperibili come tubi in PVC, giunti a compressione e rubinetti adatti all’uso esterno, senza necessità di opere murarie invasive o costosi strumenti professionali. In alternativa, esistono antichi trucchi per ottenere acqua nel proprio giardino sfruttando risorse naturali come l’acqua piovana o sistemi di irrigazione a goccia, con soluzioni ecosostenibili che consentono di risparmiare sulle bollette.
Realizzazione fai-da-te: materiali e procedure passo passo
Per chi desidera un punto acqua autonomo, la soluzione più economica consiste nel collegarsi alla rete idrica esistente dell’abitazione tramite una diramazione esterna. Gli elementi essenziali per completare il lavoro sono:
- Tubi in PVC, polietilene, rame o ferro, preferibilmente il PVC per la semplicità di lavorazione e il costo contenuto
- Giunti a compressione per unire i segmenti di tubo e collegare il rubinetto, facili da montare senza bisogno di filettature complesse
- Collante per PVC, teflon per sigillare eventuali filettature e silicone per chiudere crepe o punti a rischio perdite
- Rubinetto per esterni, preferibilmente con attacco rapido per irrigazione
La procedura classica prevede di individuare un tratto del tubo dell’acqua fredda in casa, fornirlo di una derivazione tramite un apposito raccordo, quindi far uscire un nuovo tubo esterno fino al punto desiderato in giardino. Spesso basta scavare una trincea nel terreno profonda almeno 20-30 cm, posare il tubo protetto da uno strato di sabbia, collegare i giunti e montare il rubinetto finale. Alcuni suggerimenti pratici:
- Utilizzare una trincea di sabbia sul fondo e ai lati del tubo per isolare e proteggere da movimenti del terreno
- Raspare leggermente le estremità dei tubi per facilitarne il collegamento ai giunti a compressione
- Chiudere accuratamente tutti i raccordi con teflon e silicone per azzerare il rischio di perdite
- Effettuare un test di tenuta prima di richiudere lo scavo completamente
Non è necessario possedere strumenti complicati; in genere bastano un seghetto, una raspa e chiavi per stringere i raccordi. Questo metodo è raccomandato quando si dispone già di una fonte idrica poco distante dal punto dove si vuole realizzare il nuovo allaccio, evitando la necessità di rompere pareti o pavimenti. Per dettagli approfonditi sui materiali e passaggi tecnici si può consultare questa guida aggiornata.
Punto acqua senza rete idrica: recupero e uso dell’acqua piovana
Se l’obiettivo è abbattere davvero ogni costo, uno dei trucchi storici ed ecologici consiste nel recupero dell’acqua piovana. Questa soluzione non solo riduce drasticamente le spese sulla bolletta, ma si rivela utile anche in periodi di siccità o restrizioni dell’uso dell’acqua potabile. Il sistema antico e ingegnoso adottato dai nostri antenati prevedeva la realizzazione di semplici serbatoi o cisterne collegati alle grondaie del tetto con tubo di scarico verso il giardino.
L’acqua raccolta veniva poi distribuita per gravità attraverso canali di scolo o tubature di fortuna, verso le zone di interesse. Oggi esistono sul mercato contenitori in PVC o polietilene, spesso dotati di rubinetto o attacco per tubo, ideali da posizionare direttamente sotto la grondaia:
- Posizionamento del contenitore in una zona leggermente rialzata per facilitare la fuoriuscita naturale
- Installazione di una rete filtro sullo scarico per evitare l’ingresso di foglie e detriti
- Utilizzo di una semplice canna o tubo in gomma per trasportare l’acqua nei punti voluti
- Possibilità di collegare l’uscita a un impianto di irrigazione a goccia per massimizzare l’efficienza e ridurre gli sprechi
In molte situazioni non è affatto necessario un impianto complesso: basta una tanica o una bottiglia capiente collegata a un tubo microforato disposto tra le piante, capace di garantire irrigazione graduale. Questa tecnica risulta efficace anche nei mesi più caldi, grazie all’uso della pacciamatura, un sistema antico che limita l’evaporazione trattendo umidità nel suolo e riducendo la frequenza delle irrigazioni.
Sistemi creativi e a costo zero: soluzioni per tutti
Per chi cerca una soluzione veramente economica e sostenibile, è possibile sfruttare oggetti di recupero e tecniche ingegnose. Ad esempio, realizzare un punto acqua temporaneo riciclando bottiglie di plastica, taniche o bidoni inutilizzati. Il metodo più diffuso consiste nel riempire una bottiglia, forarne il tappo o il fondo con piccoli fori e posizionarla capovolta vicino alle radici delle piante: l’acqua sgocciola piano, fornendo un apporto costante senza alcuna spesa aggiuntiva.
Un altro trucco efficace consiste nell’utilizzare un semplice contenitore con rubinetto – come quelli per il campeggio – da riempire manualmente. Si può posizionare su un supporto rialzato, collegare un tubo e ottenere così un punto acqua mobile e facilmente ricaricabile, senza necessità di lavori permanenti. Altri metodi casalinghi includono:
- Utilizzo di vecchie tubazioni o canali rimasti da precedenti lavori per far scorrere acqua verso punti strategici del giardino
- Ricavare dei piccoli canali superficiali che collegano il punto di raccolta a zone particolarmente secche o difficili da raggiungere
- Installazione di sistemi di irrigazione a goccia artigianali, costruiti con materiali di recupero: basta una bottiglia, un chiodo o uno spillo per creare micro-forature da cui far filtrare gradualmente l’acqua
L’utilizzo combinato di questi metodi permette non solo di contenere le spese, ma anche di ridurre significativamente l’impatto ambientale del proprio giardino, valorizzando materiali riciclati ed energie rinnovabili.
Consigli pratici per sicurezza e durabilità del punto acqua fai-da-te
Nel realizzare qualsiasi punto acqua esterno, è fondamentale garantire che il sistema sia a prova di perdite e resistente agli agenti atmosferici, specialmente se si tratterà di un impianto permanente. Alcune indicazioni essenziali:
- Scegliere sempre materiali idonei all’uso esterno: i tubi in PVC o polietilene sono consigliati per la loro capacità di resistere all’irraggiamento solare e agli sbalzi termici
- Sigillare accuratamente ogni raccordo, soprattutto quelli interrati, per proteggere da eventuali infiltrazioni
- Se possibile, prevedere uno scarico di sicurezza o un troppopieno nei serbatoi di raccolta
- Effettuare controlli periodici allo stato del punto acqua e alle condizioni delle tubature, almeno a ogni cambio di stagione
Infine, in caso di utilizzo dell’acqua piovana per l’irrigazione, è importante ricordare che essa non è potabile e andrebbe usata solo per le piante e non per il consumo domestico. Chi volesse installare un punto acqua destinato anche ad animali o altre esigenze particolari dovrebbe privilegiare sempre materiali certificati e puliti.
In sintesi, piccoli trucchi e inventiva permettono di realizzare un punto acqua in giardino senza dover investire grandi risorse economiche e senza l’intervento dell’idraulico, garantendo risparmio, praticità e valorizzazione dell’ambiente domestico.